New Deal

E' tempo di riscrivere la storia di questo Paese. Via le caste politiche, via chi resiste al cambiamento, rimandiamo al mittente l'esternalizzazione dei costi. Ci vuole un nuovo Rinascimento (arte, cultura, società), uno o più progetti per una nuova cittadinanza. Spazio alla creatività e alle forze fresche. Spazio alla vera e libera informazione. Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.

Tuesday, December 12, 2006

L'istituzione che non perde un colpo




Sapete quale è la massima espressione della democrazia, del comunismo, del socialismo?? Sapete in cosa siamo tutti davvero uguali? Ricchi e poveri, forti e deboli, neri o bianchi? E sì, come istituzione funziona e non fa sconti a nessuno. Ecco, forse sui tempi si potrebbe lavorare. Non sono mai uguali per tutti, ma l’effetto è sicuro. La certezza della pena è sicura. Giustizia è fatta. La morte, signori, la morte.
Pinochet ha tirato le cuoia. Ha tolto il disturbo. Ha dato una speranza in più a chi è vessato, sfruttato in modo barbaro. Lo so, non è un pensiero etico, cristiano, puro. Ma la giustizia è terrena e divina. Dove non arriva la prima, arriva la seconda. E' un gioco la cui somma prima o poi fa zero.
Bisogna davvero essere un grande, un illuminato, per non compiacersi della morte dei pezzi di merda della storia, ed io non ce la faccio. Condottieri sanguinari, dittatori, sponsor di guerre, chi vende armi o arruola soldati bambini, chi organizza stragi, chi non permette al terzo mondo di svilupparsi. Il conto arriva a tutti.
I colori politici non c’entrano, le ideologie, sono solo coperture, collante. E’ la malvagità di alcuni che si scatena, è la smania del potere, il delirio di onnipotenza, sono i soldi, ma alla fine tutto è relativo, tutto passa. Passerà anche il mio compiacimento per la morte di un bastardo? Non è questo il momento, non oggi. Avanti il prossimo. Famoso o meno famoso, la signora con la falce è bipartisan.


The Stroker

1 Comments:

At 10:58 AM, Anonymous Anonymous said...

La vita è breve, le cose importanti sono poche. Siamo uguali e diversi insiemi. Siamo uomini e donne e anche entrambi nello stesso corpo con tutte le varianti possibili e immaginabili. Siamo nomadi dell'essere, dell'esistere. Niente è nostro, ma possima godere di tutto e soffrire di tutto. Siamo piccoli e grandissimi, skegge impazzite che s'affannano senza ricordarsi di guardare la luna per accorgersi che sa e può essere gialla, bianca, rossa.
Sorella morte ci viene a prendere per il viaggio più lungo, succede così: o all'improvviso o dopo un lento decorso fatto di malattia. A volte quindi ci lascia il tempo di salutare, facendoci intuire il senso di ciò che abbiamo fatto attraveso gli occhi e le mani di chi ci circonda, a volte invece è troppo repentina e lascia in sospeso troppe cose. A volte è una manna. A volte è la provvidenza, la giustizia. Non mi dolgo per la morte di un dittatore, di un essere che senza vergogna ha partorito mostri e firmato le carte perchè si insediassero a pieno titolo nella realtà. Spero non abbia avuto conforto guardando a se stesso e alla sua storia; non credo si riesca a mentire così tanto nel momento della fine, se non altro perchè non se ne hano le forze. Spero quindi che si sia guardato in faccia. Spero che un sacco di gente sia obbligata a guardarsi in faccia ad un certo punto per potersi sputare addosso. La dignità umana, prima che la vita, ha lasciato quel corpo -come i corpi di altr*- già da tempo: soldi, potere, e il senso di onnipotenza che ne deriva l'hanno soppiantata... mentre lei, "se ne allontanava schifata".

 

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